Dal Vangelo di Marco (8, 34 – 9,1)
34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vuole salvare la propria vita, la
perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. 36 Infatti quale
vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? 37 Che cosa potrebbe
dare un uomo in cambio della propria vita? 38 Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a
questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando
verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». 1 E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono
alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».
Ascoltiamo la Parola
La croce è stata il grande simbolo della cristianità da quando ha portato il corpo di Gesù al
Calvario. Tuttavia, dobbiamo ricordare che non è entrata fino alle ultime tre ore della vita di Cristo
nella forma che conosciamo di due pezzi di legno. I mistici ci dicono che lei era lì dal primo
momento della sua Incarnazione. Due croci ci aspettano in questa vita: la croce del mondo e la
croce di Cristo, dobbiamo scegliere. La croce del mondo ha un fascino ingannevole: all’inizio
sembra facilmente trasportabile e come una scorciatoia per la felicità, ma nel tempo diventa
ingombrante e deludente. La croce di Cristo sembra all’inizio impegnativa e difficile, ma diventa
più confortevole se portata fedelmente negli anni. Un giorno ci porterà a una felicità infinita.