Luca 6, 43-49
43 Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. 44 Ogni
albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva
da un rovo. 45 L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal
suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 46 Perché mi
chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 47 Chi viene a me e ascolta le mie parole e
le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 48 è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha
scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe
contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 49 Chi invece ascolta e
non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta.
Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».
Ascoltiamo la Parola
Papa Francesco ci incoraggia ad essere persone di discernimento che sanno identificare e scegliere
ciò che è meglio al di là di un atteggiamento in bianco e nero. La lettura di oggi ci fornisce un
criterio di discernimento molto basilare: quale frutto produce ogni scelta? Guardo le mie scelte e
mi chiedo se sono contento della frutta che producono. Nei nostri tempi profondamente
relativistici, le parole di Gesù sul costruire la nostra vita sulle Sue parole suonano come una vera
sfida. Vorrei capire cosa significa questo nella mia vita, vedere dove la mia vita è costruita sulla
sabbia e dove è costruita sulla solida roccia.