Carissimi sorelle e fratelli parrocchiani,
con il presente messaggio di Apriti volevo innanzitutto ringraziarvi per l’esperienza delle “Dirette di TV 2000” del mese scorso: a tutti voi, giungano “i tanti grazie” che abbiamo ricevuto da telespettatori di tutta Italia, che hanno apprezzato le nostre celebrazioni pregate, partecipate e curate bene da ogni punto di vista! Un grazie particolare ai confratelli sacerdoti che hanno presieduto le celebrazioni, alle consorelle, al Coro dei bambini e delle famiglie, a tutti i gruppi che si sono alternati nel canto, ai confratelli della Confraternita per il servizio liturgico, agli animatori liturgici, ai ministranti, ai volontari aiuto regia, ai lettori, a voi che avete partecipato alle messe nonostante lo spostamento di orario: tutti insieme siamo riusciti a consegnare ai telespettatori alcuni momenti di pace per aver incontrato Gesù attraverso la nostra preghiera.
Si celebra domenica 4 febbraio 2024 la 46°Giornata Nazionale per la Vita sul tema «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)». I vescovi italiani, nel loro tradizionale messaggio, ci invitano ad uscire dalla logica del guadagno per entrare in quella della gratuità. Siamo invitati a fare di questa giornata un’occasione in cui credenti e non credenti si pongono “davanti al mistero della vita riconoscendo in essa un dono del Creatore, la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore”. Papa Francesco ricorda che il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili.
Con questo mese, poi, inizia la Quaresima, tempo forte di grazia e invito al rinnovamento profondo del cuore. Questo tempo di 40 giorni inizia con il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto e con la sua prima predicazione: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,15). Questi sono i temi centrali della Quaresima: affrontiamo il nostro deserto e le tentazioni che vi incontriamo e cerchiamo di convertirci e di far entrare Dio nella nostra vita. Il deserto è il luogo in cui viene a mancare ogni difesa. Siamo soli di fronte a noi stessi, al nostro vuoto interiore, alla nostra impotenza, alla nostra solitudine. Nel deserto incontriamo i nostri limiti, scopriamo che non possiamo farcela da soli, ma dipendiamo dall’aiuto divino. Durante questo tempo, osiamo addentrarci nel nostro deserto con Gesù.
Ma, come Gesù, affrontiamo il deserto con il digiuno. Il digiuno sostiene la nostra esperienza di deserto, ci toglie tante cose con le quali solitamente riusciamo ad arginare il vuoto e soddisfare i nostri desideri e le nostre esigenze. Siamo costretti a vedere la nostra nudità. E allora sentiamo che non bastiamo a noi stessi, che siamo cioè creature di Dio, che a Lui dobbiamo il nostro essere e senza di lui sprofonderemmo nel nulla. Scegliamo allora di digiunare con la bocca (evitando di parlare male di chi ci fa soffrire), o con la gola (rinunciando a qualcosa nel mangiare e vivendo con sobrietà), o con gli occhi (evitando sguardi poco caritatevoli o edificanti), o con la mente (evitando pensieri frivoli e malevoli verso gli altri). Chi vive il digiuno acquista la libertà interiore, supera la paura e può gioire del proprio essere che Dio gli dona giorno per giorno. Siamo invitati a vivere la Quaresima non come un tenebroso tempo di rinuncia ma, al contrario, come un luminoso cammino verso la Pasqua, un percorso che aiuta a comprendere e a credere che Cristo non aiuta in forza della sua onnipotenza, ma in forza della sua debolezza, della sua sofferenza.
Nel Tempo di Quaresima, lasciamoci accompagnare dall’ascolto: partendo da quello della Parola di Dio, ascoltata e meditata, sia a livello personale che comunitario. Tutti i lunedì, alle 19.30, ci sarà sempre l’ora di spiritualità dove, accanto all’adorazione personale, daremo spazio all’ascolto del profeta Geremia per lasciarci interrogare dalla sua vita molto tribolata e dalla sua testimonianza profetica (un profeta che ritengo attualissimo per i tempi che stiamo vivendo). Nel Tempo di Quaresima, diamo spazio alla preghiera (personale e comunitaria), nell’anno dedicato alla preghiera in preparazione al Giubileo del 2025. Accanto ai tradizionali appuntamenti di preghiera quaresimale (Via Crucis, adorazione eucaristica…), ogni giovedì, alle 17.30, ci sarà una Scuola di preghiera che vuole essere un momento in cui, insieme, nella semplicità e nella condivisione, impariamo a pregare sia come comunità sia nella solitudine col Signore. Nel Tempo di Quaresima inizia, poi, la benedizione della famiglie: la benedizione coinvolgerà la parte del nostro territorio parrocchiale che negli anni scorsi non l’ha ricevuta. Partiremo da Circonvallazione Trionfale per arrivare a Via D’Aquino, Via Genovesi, Via Gentile, Via Ficino, Via Barzellotti, via Medaglie d’Oro, Via Labriola, Piazzale degli Eroi, Circonvallazione Clodia, Via Accinni, Via Golametto, Via Romei, Via Varisco, Via Passaglia, Via Galluppi, Via Trionfale, Via Platone, Via Plotino. Ogni condominio e casa saranno avvisati con largo anticipo sul passaggio dei sacerdoti, che visiteranno le famiglie tra le 17.00 e le 20.00. Chi non fa parte di queste vie, ma vuole comunque ricevere la benedizione, può sempre contattarci. Nel giro di tre anni concluderemo così la benedizione di tutte le case del nostro territorio parrocchiale.
Vi auguro, allora, che la Quaresima sia un cammino di attenzione e ascolto al divino che abita la nostra fragilità e debolezza, per un ascolto più fruttuoso dei fratelli, per un cammino verso la nostra interiorità, per scoprirvi il fuoco che ci illumina, e ci dà forza: Dio.
Buona Quaresima a tutti
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