Matteo 11,16-19
16 Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che
si rivolgono agli altri compagni e dicono: 17 Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. 18 È venuto Giovanni, che non mangia e non beve,
e hanno detto: Ha un demonio. 19 È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco
un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa
giustizia dalle sue opere».
Ascoltiamo la Parola
L’immagine del Vangelo, con i bambini che hanno paura di ballare, di piangere, che hanno paura di
tutto, che chiedono sicurezza in tutto, fa pensare a questi cristiani tristi, che criticano sempre i
predicatori della verità, perché hanno paura di aprire la porta allo Spirito Santo. Ci sono cristiani
che hanno una certa allergia per i predicatori della parola: accettano la verità della rivelazione ma
non il predicatore, preferendo «una vita ingabbiata. In pratica, da sempre gli uomini trovano motivi
per delegittimare il predicatore.