Dal Vangelo di Matteo (10, 7-15)
7 Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8 Guarite gli
infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9 Non procuratevi oro né
argento né denaro nelle vostre cinture, 10 né sacca da viaggio, né due tuniche,
né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
11 In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e
rimanetevi finché non sarete partiti. 12 Entrando nella casa, rivolgetele il
saluto. 13 Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se
non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. 15 In verità io vi dico: nel giorno
del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di
quella città.
Come vivere questa Parola?
Questo episodio evangelico riguarda tutti i battezzati, non solo i sacerdoti,
chiamati a testimoniare, nei vari ambienti di vita, il Vangelo di Cristo. E anche
per tutti i cristiani questa missione è autentica solo a partire dal suo centro
immutabile che è Gesù. È proprio il Battesimo che ci rende missionari. Un
battezzato che non sente il bisogno di annunciare il Vangelo, di annunciare
Gesù, non è un buon cristiano. La seconda caratteristica dello stile del
missionario è, per così dire, un volto, che consiste nella povertà dei mezzi. Il
Maestro li vuole liberi e leggeri, senza appoggi e senza favori, sicuri solo
dell’amore di Lui che li invia, forti solo della sua parola che vanno ad
annunciare.