Dal Vangelo di Luca (21, 12-19)
12 Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle
sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio
nome. 13 Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14 Mettetevi dunque in mente di non
preparare prima la vostra difesa; 15 io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari
non potranno resistere né controbattere. 16 Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai
parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17 sarete odiati da tutti a causa del mio
nome. 18 Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19 Con la vostra perseveranza
salverete la vostra vita.
Ascoltiamo la Parola
Il discepolo non è superiore al maestro – «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome»; se il Signore
è stato segno di contraddizione, allora lo saremo anche noi suoi discepoli. Il Regno dei Cieli sarà
vinto da coloro che si fanno violenza, da coloro che combattono contro i nemici dell’anima, da
coloro che combattono con coraggio “questa bella battaglia di pace e di amore” che è la vita
cristiana, come diceva san Josemaría Escrivá . Non ci sono rose senza spine, e la via del Cielo non è
una via senza difficoltà. Ecco perché senza la virtù cardinale della fortezza le nostre buone
intenzioni finirebbero per essere sterili. La perseveranza fa parte della fortezza.