Dal Vangelo di Marco (7, 14-23)
14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15 Non c’è nulla
fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a
renderlo impuro». 17 Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano
sulla parabola. 18 E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto
ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel
ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti. 20 E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è
quello che rende impuro l’uomo. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i
propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22 adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza,
invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e
rendono impuro l’uomo».
Ascoltiamo la Parola
In questo passo realistico, Gesù mi insegna che ciò che conta è lo stato del mio cuore: è in buona
salute? I medici possono temere un cuore allargato, ma da una prospettiva cristiana, avere il cuore
allargato è la cosa migliore che mi possa mai capitare! È che la volontà di Dio è di farmi crescere
nell’amore, finché la mia capacità di amare sia simile a quella di Gesù. Cosa esce dal mio
cuore? Sono visto come una persona dal cuore grande, calorosa, clemente e compassionevole? La
mia presenza nel mondo ha una buona influenza? Di per sé le azioni non hanno più importanza di
ciò che il corpo elimina. Ma ciò che conta in confronto è: quale movimento del cuore dirige queste
azioni? È l’intenzione che è all’origine di un atto, che devo essere sempre pronto ad esaminare.