Dal Vangelo di Matteo (5, 38-48)
38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. 39 Ma io vi dico di non opporvi al
malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40 e a chi
vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà ad
accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un
prestito non voltare le spalle. 43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo
nemico. 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché
siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa
piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di
straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre
vostro celeste.
Ascoltiamo la Parola
“Occhio per occhio e dente per dente”, questo detto risuona amaramente nelle nostre orecchie
contemporanee e non è nello spirito di Gesù. Lui ci indica il nuovo modello con cui il nostro Padre
Celeste ci tratta tutti, indipendentemente da come ci relazioniamo a Lui. Siamo a niente di meno che
alla perfezione nell’amore. Questo brano di san Luca ci insegna di più sul tipo di perfezione
ricercata. Luca scrive: “Voi, dunque, sarete perfetti come vostro celeste è perfetto il vostro
Padre. “. Questo è ciò che ci viene chiesto, è la perfezione della misericordia. Sul Calvario, nei suoi
ultimi istanti, Gesù ci ha dato un esempio di cosa significa: “Padre, perdona loro: non sanno quello
che fanno”. Cerchiamo di essere più simile a Gesù.