Vangelo 7 dicembre

Matteo 9, 35-38 – 10, 1-10

35 Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo
del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. 36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione,
perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. 37 Allora disse ai suoi discepoli:
«La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi
degli operai nella sua mèsse». 1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di
scacciare gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità. 2 I nomi dei
dodici apostoli sono questi: il primo, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di
Zebedeo e Giovanni suo fratello; 3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano;
Giacomo d’Alfeo e Taddeo; 4 Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, quello stesso che poi lo tradì.
5 Questi sono i dodici che Gesù mandò, dando loro queste istruzioni: «Non andate tra i pagani e non
entrate in nessuna città dei Samaritani, 6 ma andate piuttosto verso le pecore perdute della casa
d’Israele. 7 Andando, predicate e dite: “Il regno dei cieli è vicino”. 8 Guarite gli ammalati,
risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date. 9 Non provvedetevi d’oro, né d’argento, né di rame nelle vostre cinture, 10 né di
sacca da viaggio, né di due tuniche, né di calzari, né di bastone, perché l’operaio è degno del suo
nutrimento.

Ascoltiamo la Parola
Il male appartiene alla storia dell’umanità. Fin dall’inizio. Non si manifesta soltanto attraverso la
violenza e l’ingiustizia che sono ben radicate nelle nostre società. Il male entra nella vita quotidiana
attraverso la porta del cuore e induce l’uomo a fare quello che non è giusto, magari con l’intima certezza
di fare una cosa buona. Siamo immersi in storia imperfetta e piena di contraddizioni. “Liberaci dal
male” (Mt 6,13); questa preghiera, che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli, ricorda che non siamo
capaci di vincere il male con le nostre forze, dobbiamo volgere lo sguardo al Cielo. Gesù è venuto per
vincere il male e sconfiggere il maligno. Per questo dona agli apostoli il suo stesso potere e li manda a
lottare contro il male.

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