Luca 2,16-21
16 Andarono in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia 17 e,
vedutolo, divulgarono ciò che era loro stato detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si
meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte quelle cose,
meditandole in cuor suo. 20 E i pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello
che avevano udito e visto, com’era stato loro annunciato. 21 Quando furono compiuti gli otto giorni
dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu posto il nome Gesù, che gli era stato dato
dall’angelo prima che egli fosse concepito.
Ascoltiamo la Parola
La sostanza è questa: la gioia di guardare in volto un bambino. Questo vedere ci trasforma; questo
vedere ci fa dimenticare tante preoccupazioni. Questo vedere è un imparare a contemplare il volto
di Dio in questo bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. La capacità di questa
contemplazione è l’inizio della pace vera, quella che viene dal Principe della Pace, Gesù Cristo
Signore. Quante volte la nostra preghiera anziché essere contemplazione è chiacchiera fastidiosa
che risponde più ad un precetto piuttosto che a rispondere ad un gesto di amore. Rimanere a
contemplare in volto di Dio in qualsiasi modo si riveli a noi. Questo dona pace.