Carissimi/e fedeli,
Domenica 2 Febbraio si celebra la 47° Giornata Nazionale per la Vita, un appuntamento
che si rinnova dal 1978 per decisione di San Paolo VI. Il titolo del messaggio di questa edizione
della Giornata per la Vita è il seguente: «Trasmettere la vita, speranza per il mondo. “Tu sei
indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita”. (Sap 11,
26)». La Chiesa italiana lancia un appello urgente a ritrovare la speranza in un futuro segnato da
sfide come le guerre, le migrazioni e il declino demografico. Il messaggio dei Vescovi, pubblicato
nel contesto del Giubileo, invita a riflettere sul valore della vita e sulla necessità di trasmettere ai giovani una visione positiva del futuro. Ispirato dalla bolla “Spes non confundit”, sottolinea l’importanza della speranza come forza trainante per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro migliore: “È urgente—così scrivono i Vescovi—rianimare la speranza, promuovendo la cultura della vita e la scelta della trasmissione della vita, senza la quale nessuna forma di organizzazione sociale o comunitaria può avere un domani. Per questo la Chiesa deve farsi promotrice di un’alleanza sociale che promuova la cultura della vita, mediante la proposta del valore della maternità e della paternità, che favorisca l’impegno legislativo degli Stati per rimuovere le cause della denatalità con politiche familiari efficaci e stabili nel tempo, e che impegni ogni persona di buona volontà ad agire per favorire le nuove nascite e custodirle come bene prezioso per tutti, non solo per i loro genitori”. Nella nostra Comunità, alla fine di ogni messa sarà letto un messaggio per la vita, e poi offerte le primule per il sostegno ai “progetti Gemma”, un sostegno economico che consente a una mamma di portare a termine con serenità il periodo di gestazione e l’aiuti nel primo anno di vita. In questo modo si adotta una mamma con il suo bambino per 18 mesi.
L’11 febbraio 2025 ricorre la 33° Giornata Mondiale del malato. Fu San Giovanni
Paolo II ad istituirla, nella ricorrenza dell’apparizione della Madonna a Lourdes. Il tema di questo
anno è «La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri
cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). La stretta relazione tra
malattia e speranza viene evocata nella riflessione dell’Apostolo Paolo ai Romani, rileggendo la
condizione umana alla luce dell’evento pasquale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio crocifisso e
risorto. Papa Francesco, in una catechesi dello scorso Maggio, così diceva: “Il cristiano ha speranza
non per merito proprio. Se crede nel futuro è perché Cristo è morto e risorto e ci ha donato il suo Spirito. La
redenzione ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi
possiamo affrontare il nostro presente. In questo senso, ancora una volta, noi diciamo che la speranza è una virtù
teologale: non promana da noi, non è una ostinazione di cui vogliamo autoconvincerci, ma è un regalo che viene
direttamente da Dio”.
I fratelli e le sorelle, che a motivo della malattia sono particolarmente associati al mistero della passione di Cristo, occupano un posto privilegiato nel cuore della Chiesa e della nostra comunità. Tutti siamo debitori verso di loro della nostra premurosa attenzione, della nostra preghiera e del nostro aiuto. Alcuni tra noi hanno fatto del servizio agli infermi una scelta di vita. Per l’amore di Dio che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato, la nostra comunità diventi sempre più consapevole del cammino condiviso con chi soffre, nella ricchezza di una speranza che non delude mai. Nella nostra Basilica sarà celebrata la Santa Messa alle ore 16.00, con la possibilità di ricevere l’unzione degli infermi, sacramento che esprime la promessa che Dio cammina con noi anche sulle strade segnate da malattia, debolezza o infermità.
Infine, vorrei già avvisarvi che la nostra Basilica, ancora una volta, sarà protagonista dell’informazione televisiva religiosa nazionale per un mese: dal 1° al 31 Marzo, infatti, Tv2000 trasmetterà la Santa Messa ogni giorno, alle 19.00. A queste si aggiungono le celebrazioni domenicali delle 8.30 e delle 10.00 che sarà visibile su Canale 5. Ho accolto di nuovo questa proposta di Tv 2000 per offrire un servizio ai malati, agli anziani, a chi si trovi comunque nell’impossibilità di recarsi personalmente in chiesa (e nella nostra Parrocchia ce ne sono tanti!). Le dirette coincideranno con la nostra festa patronale dedicata a San Giuseppe, e in qualche modo ci daranno la possibilità di far sentire più vicina la presenza del nostro Santo a tutti i devoti di San Giuseppe.
Ringraziandovi, vi auguro ogni bene!
don Tommaso
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